venerdì 19 novembre 2010

Hoshin Kanri....

HOSHIN KANRI… un metodo, il risultato!
Come sviluppare una visione comune per conseguire gli obiettivi attesi a costi contenuti.

"Ragionare per obiettivi" è al centro di ogni attività imprenditoriale, raggiungere gli obiettivi è capacità. Indispensabile è avere una visione comune, focalizzata sullo stesso obiettivo, muoversi nella stessa direzione guidati attraverso progetti specifici e misurabili, verificabili nel loro andamento.
L’HOSHIN KANRI, è il metodo, l'adeguata risposta per ogni tipo di attività, applicabile in qualunque settore merceologico; Dalle attività commerciali, alle manifatturiere, dai negozi alle grandi imprese.

L’HK può essere utilizzato sia come metodo di pianificazione strategica, sia per la gestione di progetti complessi. E’ uno strumento operativo in grado di trasferire fedelmente la voce del cliente all’interno del nostro business garantendo crescita e profitti; l’HK è inoltre in grado di gestire trasversalmente le attività di ogni ente presente in azienda integrandosi nel flusso del valore
HOSHIN KANRI, letteralmente tradotto in "Bussola del Management"; E’ una vera e propria applicazione, basti pensare alla connotazione che gli americani le conferiscono traducendola in “policy deployment”, ossia distribuzione della politica, che meglio esprime la capacità di rendere visibile ed estendere la responsabilità a tutti componenti dell’azienda

HK è la spina dorsale “ bussola” di ogni attività tesa al miglioramento continuo, attraverso il TOYOTA PRODUCTION SYSTEM (LEAN PRODUCTION), finalizzato alla gestione del profitto; Rappresenta il segreto dei continui risultati positivi della Toyota.                        L’HK integra il classico sistema di Budget all’interno di un piano strategico proiettato su più anni, utilizzando un sistema di “catchball” per la negoziazione e definizione di obiettivi e per la pianificazione del lavoro necessario per raggiungerli.

L’HK si sviluppa attraverso l’utilizzo di moduli in formato A3, con il costante utilizzo del processo di PDCA (plan, do, check, act);                                         L’HK permette di pianificare le attività, trasformarle in attività concrete, portare un cambiamento effettivo, verificarne la congruenza con il raggiungimento degli obiettivi con la definizione uno standard aziendale.

La scelta del formato A3 non è casuale, ma frutto di attente valutazioni. l'A3 è' un formato internazionale, standard, fattore basilare per ogni attività Lean; Con questo è possibile elencare - integrare senza spreco le informazioni necessarie per l’esposizione del progetto, dalla storia che lo precede, alla formulazione degli obiettivi, dall’analisi della situazione, alle idee di miglioramento approdando alla definizione sintetica del piano di miglioramento; Insomma tutto ciò che serve per essere concreti e raggiungere il target prefissato.

L’HK si sviluppa attraverso moduli a cui sono associati titoli diversi in funzione della finalità specifica, come ad esempio A3X, A3i, A3P, A3SR eccetera.  L’HK  permette inoltre la raccolta  delle informazioni   nell’avanzamento dei progetti. Consente di rendere visibili passo – passo  eventuali derive e di applicare eventuali correttivi necessari per il raggiungimento dell’obiettivo definito.
L’HOSHIN KANRI, il metodo, lo strumento da applicare, per conseguire il risultato atteso!

Visita in Porsche 19-06-10

Visita stabilimento porsche Stoccarda

Nella giornata odierna abbiamo avuto la grande fortuna di poter visitare lo stabilimento porsche di Stoccarda e vorrei raccontarvi cosa abbiamo visto

la prima cosa che ci colpisce e' l'uniformità a livello di accostamento cromatico, in tutta l'area dello stabilimento Porsche , le stesse strutture di alluminio e acciaio che contornano i fabbricati, il personale in uniforme, che espongono in maniera fiera il logo Porsche; fin da subito ci capisce che di fronte trovi un'azienda unita che guarda nella stessa direzione e che lotta per essere la migliore in tutto
Ma ritorniamo al tour, accolti presso il dealer porsche direttamente collegato allo stabilimento ci avviamo all'interno(ovviamente vietato foto e cellulari); partiamo dall'area destinata al supermarket dei componenti dei motori, destinati a tutti modelli Porsche, e ci troviamo in un'area parzialmente vuota, perfettamente ordinata, e pulita, si percepisce immediatamente che il materiale e' gestito con facilita' e completamente a vista, nessun automatismo a livello di gestione e' introdotto, se non dei semplici lettori di codici a barre, dove iniziamo a vedere dell'automazione, e' proprio nella fase di trasporto dove dei sistemi automatizzati, portano il materiale dall'area supermarket alle linee di assemblaggio motori
Questo ci fa capire che, vista la distanza tra i due reparti, i muda di trasporto sono stati integrati con sistemi automatizzati, eliminando cosi lo sforzo umano
Vorrei sottolineare un importante dettaglio, i fornitori consegnano 20 volte al giorno i particolari destinati ai motori, quindi in caso di difetto, i pezzi da eliminare e selezionare sono estremamente ridotti

Ci spostiamo poi al reparto assemblaggio motori, dove ovviamente non viene portati direttamente a contatto con la linea, ma da un ballatoio possiamo solo che osservare.
Anche in questa area immediatamente colpiscono la pulizia l'ordine dei materiali, delle linee e dei pezzi stessi, nonostante di tratti motori, e ancor più possiamo un ritmo di lavoro da parte degli operatori assolutamente accettabile, ma come gli operatori possono comprendere che stanno producendo quello che serve??, semplice dei grandi monitor appesi espongono i di linea, e ne suggeriscono il comportamento
In questa area vengono prodotti i motori per tutti gli stabilimenti (Stoccarda e Lipsia) e spediti regolarmente.

Ogni dettaglio non e' lasciato al caso, la stessa selezione della pelle e' fatta con attenzione, ogni particolare di pelle e' curato nel dettaglio, "il cliente porsche vuole la perfezione", quindi tutti particolari che non rispettano il livello indicato, vengono eliminati, o meglio, raccolti e utilizzati per oggetti diversi, quindi nulla viene gettato ma riutilizzato
Successivamente si passa al montaggio su tutti i componenti rispettano ogni singolo dettaglio richiesto dal cliente, dalla pelle bicolore, ai dettagli delle cuciture e via dicendo

E finalmente arriviamo all'assemblaggio finale,dove dall'arrivo del telaio al completamento della macchina abbiamo potuto osservare in che modo nasce una porsche, purtroppo alcune fasi non ci sono state mostrate per ovvi motivi

Sarebbe ripetitivo dire, che i dettagli sono curati, che gli operatori mantengono dei ritmi di lavoro rispettosi per la salute, e nonostante le auto escono correttamente, senza nessun difetto e perfette come gli stessi cliente le vogliono, ma ci troviamo di fronte ad un sistema impeccabile
Qualcuno, potrebbe dire, ma non sbagliano mai?? Certo che commettono errori, ma vengono immediatamente presi in considerazione e risolti alla radice coinvolgendo tutti coloro che sono collegati

Sia che si possa o no acquistare, dopo aver visto l'approccio, la disciplina e l'amore con cui vengono prodotti questi gioelli ti viene voglia di possederne una, o quanto meno di poter far parte di questo mondo che ruota in torno al marchio Porsche, azienda che vorrei ricordare nel 1992 era vicina al fallimento, e che grazie alla voglia e delle persone che la compongono e l'applicazione della metodologia Lean e' divenuta una delle fabbriche più performanti al Mondo

Vorrei chiudere sottolineando alle ore 14, ora di inizio del tour abbiamo incontrato il CEO, Mr Mach, il quale usciva dallo stabilimento, dove ci dicono giornalmente trascorre il parte della sua giornata (come il CEO precedente) a contatto con i reparti di produzione verificando costantemente i processi e i materiali fluiscano regolarmente...

Complimenti Porsche, avete dimostrato che con persone positive, che guardano dalla stessa parte, e un metodo performante come la Lean si possono raggiungere grandi traguardi.......ora tocca a noi...